Contenuti per adulti
Questo testo contiene in toto o in parte contenuti per adulti ed è pertanto è riservato a lettori che accettano di leggerli.
Lo staff declina ogni responsabilità nei confronti di coloro che si potrebbero sentire offesi o la cui sensibilità potrebbe essere urtata.
Scoperta e alleanza.
Ambientazione: Una costa brumosa dove muri di pietra, scogli aguzzi e una nebbia saltellante tra le frasche intrise di sale. Un villaggio di pescatori che vive in eterno accordo col vento e la leggenda che sussurra.
Tema centrale: riconoscere la propria solitudine come chiave per decifrare un enigma condiviso; trovare chiunque condivida quel dolorte e trasformarlo in forza collettiva.
Protagonista: Lira, la giovane cartografa di origini miste, capace di leggere i venti e le mappe non tracciate del mondo. Ha un legame col vento; sembra quasi ascoltarlo, sentire le sue vibrazioni, percepire segreti celati tra le sue parole.
Antagonista potenziale iniziale: La paura, la memoria distorta dei nove spiriti delle Solitudini, e un' autorità locale che teme le verità non confortevoli.
Personaggi principali introdotti.
Lira: Curiosa, razionale, con una cicatrice sul braccio che brucia quando il vento cambia.
Niv: Il custode delle Nove Solitudini, figura enigmaticamente antica, la donna cui si dice guidi i venti. Custode di una segreta rete di passaggi tra mondi.
Mara, la ragazza del faro: Dogmatica, ma con una forza nascosta; ha visto qualcosa che gli altri hanno schermato.
Il consigliere Vorn: Politico locale, cerca di sigillare i misteri per mantenere il potere.
Sinossi: Lira arriva al villaggio di Marealto per completare una mappa che possa spiegare perchè i venti portano solitudine a chi li ascolta. Durante le prime notti, una serie di segnali astrali e marini la guidano verso una caverna nascosta, dove scopre simboli antichi incisi sulle rocce; i nove volti degli spiriti delle solitudini. Ogni simbolo corrisponde a una persona o a una memoria profonda repressa nella comunità. Lira capisce che la chiave per superare la solitudine non è solo conoscere i luoghi, ma riconnettere le anime separate dal vento.
Scoperta chiave.
Lira scopre una mappa nascosta che cambia con la propria solitudine; i ghiacci della memoria si sciolgono solo quando una persona trova un alleato con un dolore affine.
In un dialogo col vento, Lira capisce che i Nove Spiriti non sono nemici, ma guide: ciascuno potrebbe liberare una parte di se solo collaborando con chi porta una fereita simile.
Alleanza iniziale.
Lira ioncontra Mara, che ha visto una visione del faro che non tornerà a casa se non alzato da un compagno che condivide. Mara propone di cercare gli altri portatori di solitudine nascosti nel villaggio.
Insieme, Lira e Mara sono raggiunte da Niv, il custode donna che rivela di essere alla ricerca della " Quinta Voce della Solitudine, " quell' unione che può aprire un varco tra i venti.
Si forma una triade di alleati: Lira, Mara e Niv, ciascuno con una chioave personale per aprire una sezione della caverna e accedere al patto dei Nove Spiriti.
I tre giungono all' ingresso della Sala delle Voci, dove le pareti sembrano respirare. Un Vento Interiore iniziato da Niv li avvisa; per proseguire, non dovranno limitarsi a cercare gli altri, ma dovranno confessare la loro Solitudine Interiore. Il vento si alza in una tempesta leggera. Una voce, ne uomo ne spirito, si avvicina e dice. " La vostra alleanza è la chiave, ma prima rispondete; chi tra di voi porterà la propria solitudine in dono agli altri? "
Scena semplificativa di Scoperta e alleanza: La notte sembrava spalancarsi sul villaggio come uno sbocco di mare aperto. Lira si chinò sulla mappa, tangibile, bene in vista, una carta che sembrava respirare tra le dita, tanto che si poteva percepire il battito del suo cuore, e le emozioni che scoppiettavano come fuochi pirotecnici: linee di costa che si contorcevano come contorsionisti, in promesse mai dette. Il vento, maestro capriccioso che si diverte con le sue birichinate, portò un profumo di alghe e metallo freddo che parevano provenire dalla profondità della fantasia, da libri scritti e mai letti. Non fu una voce la prima a parlargli, ma un sussurro che veniva dall' interno di se stesso; la memoria di un grande vento che non aveva nome... Una sola memoria singola che rivelava segreti. " Se vuoi capire dove va la solitudine, devi imparare a camminare nel gruppo delle solitudini. " Disse una voce eterea che rimbombava nell' aria e sembrava provenire dal soffitto stesso ndella caverna, una spelonca immensa e profonda dove, nel buio, ogni tanto comparivano scintille che parevano steelle che danzavano in allegria. Lira alzò lo sguardo; la notte non aveva forma, ma conteneva occhi che la fissavano senza proporre giudizio alcuno. Mara apparve accanto a lei, con i capelli ribelli che sferzavano nel vento.
" La tua mappa è una lingua che non tutti sanno leggere, Lira. Ma noi la leggiamo quando siamo pronti a guardare dentro di noi e accettare quello che la coscienza dice di essere giusto, non solo fuori dalla nostra interiorità, dove tuttomè chimera e miraggio pronti a ingannare chi si lascia incantare da melliflue parole di convenienza che cerca di annientare la comprensione del verro e del giusto. " Disse Mara, la voce ferma e tremolante di chi ha visto una soglia e temuto di attraversarla.
Lira posò la mano sulla carta e la mappa sembrò accendersi di luce propria come l' aura della vita; il freddo della parete sembrò flettersi ai loro passi decisi, come se la roccia stessa volesse ascoltare la danza delle parole. " Il vento non è solo sedimentale e non trasporta solo emozioni, ma riflessione e comprensione, " continuò Niv, emerso dall' ombra tra due colonne naturali di pietra di basalto. " E' una custodia. I Nove Spiriti non ti liberano dall' isolamento; ti insegnano a scambiarlo, a convertirlo in legasmi veri, in compagnia che conforta e libera dalla malinconia accumulata nel tempo dal cuore e trasmessa all' anima e allo spirito. "
La luce della lanterna danzò sulle incisioni che parvero animarsi e sorridere con gli occhi, la bocca e il cuore, che parvero allargare le loro braccia per accogliere la verità che stava emergendo, con le mani pronte ad accoglierre altre mani per una stretta forte e sincera che suggella amicizia e amore, e fratellanza.
Sei simboli si illuminarono debolmente, cvome se riconoscerssero il nome di ciascuno dfei presenti e fossero capaci di leggere nella profondità delle loro anime.
Mara annuì lentamente, accettando la verità nella consapevolezza di chi sa ascoltare. " Se questa è la via, allora dobbiamo trovare gli altri e accenderte i loro occhi e il loro cuore; dobbiamo ascoltarli, capire il dolore che portano, e offrirci come specchi reciproci per alleviasre le pene, non offrendo compassione e non volendo ricevere compassione, ma per condividere le esperienze e i sogni dell' anima. " Aggiunse Mara.
" E se non tutti vorranno farlo? " Chiese Lira
" Allora il vento tace e soffre nella sua melanconia, " rispose Niv. Ma noi non possiamo permetterci il silenzio, dobbiamo rivestirci con ali d' aquila, e lasciarci trasportare dal vento verso la rivelazione della verità, in modo che il vento si desti dalla sua tristezza e ci accompagni giulivo facendoci planare sulla letizia, sulla ragione, la consapevolezza nascosta dentro noi stessi per portare pace e allegria dove manca, e un sorso di vita che non guasta mai e accoglie la solitudine come un tesoro, come attimi da custodire con cura nella comprensione che, come un faro nella notte, rivela arcani nascosti; che come le stelle del firmamento indica la via di luce che conduce alla nostra vera casa, dimenticata ormai da troppo tempo. "
La tempesta nel villaggio si fece un po' meno violenta, come se avesse accettato una promessa. Le tre: Lira Mara e Niv, sembravano per la prima volta meno sole e più insieme, con un sorriso solare che illuminava i loro occhi e apriva il loro cuore all' amore e alla solidarietà, consolidando una fitta rete di comprensione, pronta a tessere nuove strade per le vie del mondo, e le vie infinite che brillano tra le stelle dell' Universo, sotto gli occhi attenti e amorevoli di Dio che ci guarda e dice. " Come sono belli i miei figli. "